Intervista della Dottoressa Venturini su Donna Moderna agosto 2013

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La Dottoressa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma è stata recentemente intervistata sul mensile nazionale di salute e benessere “Donna Moderna” di agosto 2013.

L’articolo dal titolo “Il ritorno di Bridget Jones: ma le donne sono ancora come lei?” è tratto dall’omologo “Paura di restare soli: la Sindrome di Bridget Jones batte quella di Peter Pan”, pubblicato su questo blog nella categoria amore e relazioni di coppia, autostima e assertività: migliorare se stessi, psicologia sociale.

Ne proponiamo di seguito un breve riassunto.

“Regola n. 1: mai messaggiare da ubriaca” Con questa massima avrà inizio il terzo capitolo di Bridget Jones. Rendiamo grazie a Helen Fielding, autrice del libro che ha inaugurato il genere “Chick lit” al quale appartengono tutti i moderni romanzi rosa. Dopo due capitoli sulle (dis)avventure di Bridget, nulla più per anni. Ma non c’è mai due senza tre. Il 10 ottobre uscirà, prima nel Regno Unito, poi negli Stati Uniti e a seguire nel resto del pianeta, l’atteso seguito della saga.

La Bridget del Nuovo millennio

… Bridget sarà connessa in rete, attiva sui social e alle prese con ogni genere di app. Gli uomini saranno sempre al centro del suo universo e le graviteranno intorno di nuovo Darcy e Cleaver, eterni pretendenti…

In Italia è sempre una di noi

Alla fine dello scorso millennio, Bridget, per quanto fosse personaggio di fantasia, è stata vissuta come fosse reale “Goffa e pasticcione, spesso insicura, ma ironica. Lotta contro i chili di troppo ed è sempre alla ricerca del suo grande amore. Questa miscela l’ha resa profondamente umana, tanto da rendere facilissima l’immedesimazione con lei”, afferma la dottoressa Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma.

Ma dopo tutto questo tempo il modus vivendi e amandi di Bridget può essere ancora valido? “Oggi, se da una parte la società inneggia al modello di “Sex and The City”, dall’altra etichetta ancora come sentimentalmente “sfigata” chi dopo i 30-35 anni non ha un compagno. Negli Usa e nel Nord Europa il modello della Single per scelta, in carriera, è vincente da anni. In Italia, dove la famiglia ha un ruolo preminente, questa visione della donna fa ancora fatica a prendere piede. c’è infatti una sotterranea rincorsa al matrimonio perchè culturalmente socialmente e anche per le forti influenze religiose, siamo portate a completarci nell’altro”

E nel resto del mondo?

… “Pensiamo ad Anastasia nella trilogia delle 50 sfumature, anche lei all’inizio appare imbranata e inesperta nelle relazioni nelle relazioni, segno che la single pasticciona e in cerca d’amore è un modello ancora valido non solo in Italia.”

Ne parla la stessa Dott.ssa Venturini nel suo blog www.psicotime.it “”Ci vuole coraggio per vincere la paura di stare sole e dire a se stesse che si merita di meglio. Fa male vedere le amiche che si sposano e diventano madri, mentre noi ci sentiamo biologicamente in ritardo e inadeguate. Ecco perchè si finisce con lo stare con unodi cui non si è innamorate. Per non essere additate come zitelle”

…… Insomma di strada da fare le single ne hanno ancora, ma Bridget sarà ancora al loro fianco lungo il cammino

 

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