Intervista della Dottoressa Venturini su B Magazine luglio 2014

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La Dottoressa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma è stata recentemente intervistata sul mensile nazionale  “B Magazine” di luglio 2014.

L’articolo dal titolo “Non pensavo che fossi così” si incentra sulle varie tipologie di uomo e sulle varie difficoltà che si possono incontrare durante una convivenza

Tre regole da ricordare

  • No alle accuse: “Mi hai ingannato” oppure “ All’ inizio non eri così”. Non è colpa del parenr se all’inizio proiettiamo l’uno verso l’altro rispettivi bisogni desideri e aspettative
  • Reciprocità: un rapporto di coppia si fonda sul chiedere e sapere di poter chiedere, e questo in modo biunivoco
  • Attenzione alla sottomissione: “Senza di me non sei nulla!” La propria vita non vede essere il satellite di nessun sole. Ognuno ha diritto e dovere di rispettare e soprattutto farsi rispettare

“La convivenza è un difficile banco di prova perchè mette fine all’idealizzazione, ovvero alla fase dell’innamoramento in cui proiettiamo sull’altro bisogni, desideri e aspettative” spiega la Dottoressa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma. “Nella routine domestica il partner ci appare per quello che è realmente, demolendo il castello che avevamo costruito da sole nella nostra testa”. La bella notizia è che capita a tutte. In un certo senso i difetti fanno traballare le aspettative con cui la vita ci ha infarcite per bene e mettono per la prima volta in discussione il classico “vissero sempre felici e contenti”.

E allora? La carretta si tira in due: bisogna saper chiedere e al contempo mettersi in discussione.

…. I difetti al maschile possono essere tanti, qui ci limitiamo ad analizzare quelli più gestibili.

Il Disordinato: “A parte una giornata da dedicare insieme al riordino della casa – consiglia la Dott.ssa Venturini – si possono acquistare scatole di diverso colore per insegnare al proprio compagno che ogni cosa ha un suo posto”…. I progressi vanno riconosciuti ed apprezzati, ma senza farli diventare o percepire come una moneta di scambio.

Il Permaloso: Ogni critica è vissuta come un attacco personale e alimenta sensi di colpa o vergogna che vengono mascherati dietro le reazioni più svariate, dal mutismo destinato a durare per molti giorni, alle accese discussioni per avere l’ultima parola. …. Qualunque sia l’origine del problema, è comunque fondamentale far passare il messaggio che c’è differenza tra quello che la persona fa e quello che la persona è… l’osservazione non deve riferirsi a lui ma a qualcosa che ha fatto o che è accaduto.

Il Narcisista: Si rcede speciale, superiore “fermo sul suo piedistallo, deve sempre avere qualcuno che lo applauda: non a caso è spesso protagonista delle storie tira e molla dove ogni volta che lei si allontana, lui fa ritorno, non perchè la ami davvero ma solamente per il bisogno di ritrovare il suo pubblico”. Di solito si lega a lui una donna passiva, che considera i propri diritti e bisogni meno importanti di quelli altrui. Se tuttavia la donna avverte la discrepanza tra quello che lei è e quello che è costretta ad essere in modo frustrante, tra le varie soluzioni si può ipotizzare: spiegare al partner le proprie difficoltà e come le sue imposizioni siano causa di dolore e disagio, oppure riprendere i propri spazi, allacciano o riallacciando rapporti e legami con familiari, amici o nuove conoscenza. Il mondo è anche vostro

Il Mammone: La sua donna ideale è la fotocopia della mamma, di cui continua a cercare l’approvazione ogni volta in cui deve compiere una scelta. La soluzione non è sforzarsi di somigliarle, ma neppure detronizzarla con continue critiche, perchè il loro rapporto ne uscirebbe comunque rafforzato. “E’ importante spiegare al mammone, come ad ogni altro tipo di uomo, il proprio disagio di donna e compagna, facendo emergere la propria insoddisfazione e al contempo cercare strade costruttive all’ insegna della condivisione”.

 

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