L’amore è eterno… finchè dura: come far durare un rapporto nel tempo

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A cura della Dottoressa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma.

Come può un rapporto durare nel tempo? “L’amore è eterno finchè dura”, così si intitolava un film di Carlo Verdone incentrato sulle problematiche di coppia, specchio dello tzunami emotivo che prima o poi ogni unione attraversa salvo poi uscirne indenne. Nella vita un amore può finire, ed è questo il primo pensiero con cui va iniziata una relazione: no no, niente di nefasto o che suoni come una profezia, bensì una semplice presa di coscienza sul fatto che un unione, per quanto sia splendida e reciprocamente arricchente possa nel tempo finire. Molte persone infatti, soprattutto in rapporti di lunga durata, tendono ad occuparsi di tutto tranne che dell’altro, dandolo per scontato come fosse parte dell’arredamento della casa; è un po’ come se avessero un bel fuoco ardente nel camino  ma non fanno nulla per aggiungere legna: non si può pretendere che quel fuoco resti acceso a lungo. Un errore che purtroppo viene spesso commesso è quello di farsi prendere da mille impegni: la carriera, gli hobby, la casa, gli amici, e non c’è più tempo per parlarsi e ascoltarsi e così si va avanti come se si fosse più una srl che non una coppia: si mettono insieme i soldi per la casa, le utenze, ma non si condivide niente di più. E’ ovvio che un rapporto non può crescere da solo se non si partecipa, se non si comunica, se non c’è voglia e interesse da ambo le parti di ritagliarsi del tempo, quello spazio sacrosanto e vitale per tenere acceso il fuoco nel camino.

Ma allora ,viene da domandarsi, qual è la ricetta per far durare un rapporto?.. Premesso che prevenire è meglio che curare, è bene tener presente alcuni dei seguenti suggerimenti:

  • Sapere cosa si vuole da un rapporto ed esprimere chiaramente i propri bisogni: non facciamoci prendere dall’attrazione fisica, non intraprendiamo rapporti sperando che l’altro prima o poi cambierà per amor nostro, non pretendiamo di avere le dimostrazioni d’amore che hanno i nostri amici dai rispettivi partner.. ognuno ha un proprio modo di amare, di dimostrarlo, di parlare d’amore, ed è anche questo che lo rende unico e speciale. Dobbiamo imparare ad esprimere i nostri bisogni perché non è vero che “ se mi ama davvero deve capire quello di cui ho bisogno!”.. il partner non ha la palla di vetro né legge nel pensiero: parliamo chiaramente delle nostre necessità e ascoltiamo quelle dell’altro
  • Saper capire e soddisfare i bisogni dell’altro: se il partner parla poco o no obietta nulla non è detto che sia felice. Anche dopo anni di rapporto è sempre bene chiedere :”Ti va bene se facciamo questo?, se Andiamo in quel posto?” Non diamo per scontato il suo assenso semplicemente perché ci ha sempre detto di si.. ogni giorno è un giorno a se stante ed ogni situazione è particolare. Non è un soprammobile o un divano: è il nostro partner!
  • Comunicare in modo chiaro e saper ascoltare: Molte persone comunicano, ma bisogna vedere come: urlando, criticando, imponendosi; per ascoltare bisogna lasciar parlare, cercando di capire quello che dice e prova l’altro. Quanto sarebbe meglio sentirsi dire “ Capisco quello che provi!”, anziché il solito “Pensa a chi sta peggio di te!”
  • Essere realisti lasciando da parte gli amori ideali : dobbiamo capire quello che effettivamente il partner ci può dare. Tutti possono avere dei momenti di difficoltà nei rapporti di lunga durata come la morte di un genitore, problemi lavorativi, ed è importantissimo avere un partner comprensivo che sappia sostenerci in questi momenti.
  • Imparare a gratificare il partner e a concentrarsi sulle sue qualità: Purtroppo la nostra cultura pone l’accento solo sul negativo: gli errori, le disgrazie, i peccati, dando per scontato il positivo. E’ invece fondamentale prestare attenzione alle qualità del partner: ok, non è perfetto, ma dopo tutto, chi lo è? Siamo esseri umani e la perfezione non appartiene né al partner né a noi.. e allora smettiamo di giudicarci infallibili e di notare solo i suoi difetti, impariamo a fare sorprese, a fare carezze, a sorridere e a gratificarlo: il rapporto e noi stessi ne trarremo giovamento.
  • Rapporti equilibrati con la famiglia d’origine: E’ bene intrattenere i legami con la propria famiglia, ma tagliando il cordone ombelicale che altrimenti finisce per strangolare la coppia. E’ infatti statisticamente rilevato come siano prorpio i rapporti squilibrati con la famiglia d’origine una delle cause principali della rottura di molti matrimoni. Questo non significa disinteressarsi o rinnegare la propria famiglia ma semplicemente rendersi conto di essere cresciuti e di poter andare avanti con le proprie gambe tracciando la strada della coppia con il proprio partner.

Certo sarebbe bello poter trovare la ricetta del “ …. e vissero tutti felici e contenti”, ma non scoraggiamoci, ognuno ha la possibilità di scrivere il proprio lieto fine se veramente decide di aprirsi e mettersi in gioco, parlando, ascoltando e rendendo il proprio partner complice dell’avventura che dura una vita.

Bibliografia

Maria Cristina Strocchi, “La coppia che non scoppia”, Ed. Positive Press, 2002

Walter Riso “Se fa male non vale”, Ed. Piemme, 2015

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