Workshop “Narcisismo Patologico: riconoscere e uscire dal trauma affettivo”

di

narcisismo patologico workshop a roma

WORKSHOP ” IL NARCISISMO PATOLOGICO: RICONOSCERE E GESTIRE IL TRAUMA AFFETTIVO

DALLE 10 ALLE 18.00

Il Trauma da Narcisismo, detto anche Sindrome da Abuso Narcisistico, prevede il comportamento disfunzionale e manipolativo operato dal narcisista, ai danni della vittima che ignora le dinamiche innescate, i raggiri, le menzogne, le tecniche messe in atto dall’abusante, avvertendo soltanto un profondo malessere generale che non riesce in alcun modo ad arginare e a spiegare. Quello che interviene è infatti l’unione di due meccanismi: la dissonanza cognitiva e l’idealizzazione del narcisista.

Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un conflitto emotivo e cognitivo tra quello che la vittima sente, avverte e sperimenta come ingiusto, frustrante e doloroso, e quello che invece viene elargito raramente dal narcisista in termini di dolcezza, amore, passione, ma che viene sovrastimato dalla vittima per poter superare il conflitto. Se quindi dentro la avverte la sofferenza del comportamento dell’altro, legge poi un minimo gesto di avvicinamento, come prova di amore che va a cancellare il dolore che ha precedentemente provato: il narcisista diviene quindi nell’immaginario della vittima, una persona che ha difficoltà, che può avere un carattere particolare, ma che “in fondo la ama”.

Nel secondo caso l’idealizzazione arriva fino a tradursi negli aspetti della Sindrome di Stoccolma, con uno stretto legame vittima-carnefice. Spesso presente in donne vittime di violenza e abuso, si verifica in seguito a maltrattamenti e vessazioni prolungate e si sviluppa in modo direttamente proporzionale rispetto al livello di dipendenza dal maltrattante. Si tratta di un meccanismo di difesa inconscio guidato dall’istinto di sopravvivenza della vittima, un tentativo di sopravvivere alla situazione che si sta subendo, eliminando ogni forma di rancore e odio nei suoi confronti e accogliendo in toto il pensiero del manipolatore-abusante: il narcisista si sente quindi al sicuro e perpetra i propri comportamenti di abuso in modo subdolo e mascherato

E’ quindi di fondamentale importanza il fatto che la vittima impari quali sono le tattiche e le trappole del narcisista e quale sia il senso di queste, al fine di riconoscerle ed evitarle; senza tale consapevolezza, sarà molto facile che la vittima ricada in quel circolo vizioso in un dolore senza fine.

I sintomi più frequenti nella Sindrome da Abuso Narcisistico sono: bassa autostima, pensieri suicidari, depressione, somatizzazione, Disturbo Post Traumatico da Stress, automutilazioni.

Vittima-carnefice

Sfatiamo il mito che cadono preda dei narcisisti soltanto le persone più facilmente manipolabili. In realtà tutti noi, attraversando un periodo di particolare fragilità, possiamo essere vittima del loro operato, poiché nella fase di captazione, sono abilissimi nell’individuare zone oscure e difficoltà non risolte nel nostro percorso evolutivo.

La vittima “prescelta”, dopo una fase di bombardamento iniziale che viene letto come corteggiamento ( love bombing), si ritrova a fare i conti con comportamenti contraddittori, svalutazioni, sparizioni e colpevolizzazioni da parte del narcisista: iniziano allora i “perché si comporta così?”, o  “sto impazzendo, non riesco a capirlo!”

Queste domande che dovrebbero essere un segnale su chi abbiamo davanti, diventano però dei veri e propri tormenti per la vittima alla ricerca di spiegazioni, facilitando così in continuo ritorno e le successive sparizioni, ogni volta senza motivazioni.

Arriverà a sentirsi inutile, umiliata, isolata, perderà interessi e amicizie, sentirà di non poter trovare mai l’amore di cui ha bisogno, restando quindi invischiata in questa relazione d’abuso. Il narcisista sembra esercitare una sorta di controllo invisibile sulla propria vittima; la manipolazione esercitata è sottile ed il risultato è un potentissimo controllo sulla mente della vittima e sulla sua capacità di distinguere le proprie reali emozioni da quelle indotte dal narcisista. Quest’ultima si sentirà quindì svuotata, spersonalizzata e priva di forze: il vampiro energetico compie il proprio dovere, quello di prosciugare le risorse psico-fisiche della vittima per rimpinguare il proprio misero Sé.

Argomenti:

  • Chi è il narcisista: come il ragno tesse la sua tela intorno alla vittima
  • Campanelli d’allarme della relazione col narcisista
  • Manipolazione e gaslighting: una relazione di abuso
  • Ciclo idealizzazione svalutazione- abbandono
  • Fine della relazione: no contact, elaborazione del dolore
  • Cosa c’è dopo: ri-trovare se stessi

 

Obiettivi :

  • Riconoscere la figura del narcisista
  • Riconoscere i campanelli di allarme della relazione d’abuso
  • Riconoscere gli elementi manipolativi
  • Come chiudere la relazione con un narcisista
  • Come costruire il dopo: da dove partire per rimettere in piedi la propria esistenza

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

Gli argomenti verranno trattati in modo interattivo esperienziale, alternando aspetti più didattici e psicoeducativi ad elementi di psicodramma, role playing ed esercitazioni in gruppo che possono spaziare dalla corporeità singola all’interazione con l’altro e con il gruppo. Verrà fornito del materiale durante la giornata, atto a consolidare quanto emerso ed esperito in sede di incontro.

L’incontro verrà tenuto dalla Dottoressa Venturini, in collaborazione con la Dottoressa Roberta Biondi (www.benesserepsicosessuale.it)

 

DURATA

Il percorso si svolgerà in un’intera giornata dalle 10 alle 13 e dalle 14.00 alle 18.00

SEDE

Zona Termini

IN PIU’ AVRAI A DISPOSIZIONE:

  • Esercitazioni, dispense di approfondimento  e slide dei contenuti trattati disponibili  su  una piattaforma condivisa a cui solo i partecipanti potranno accedere, così da consentire l’aggiornamento costante e un intervento qualificato
  • Bibliografia commentata per aiutarti a scegliere i libri di approfondimento secondo la tua esigenza.

Per informazioni e costi 

Scrivi una mail a 

segreteriapsicotime@gmail.com

per contattare la segreteria organizzativa

oppure la Dottoressa Anna Chiara Venturini cliccando qui

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