Intervista della Dottoressa Venturini su “Silhouette Donna” dicembre 2018

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La Dottoressa Anna Chiara Venturini, Psicologa Psicoterapeuta a Roma è stata recentemente intervistata sul mensile nazionale di salute e benessere “Silhouette Donna” dicembre 2018

Proponiamo di seguito un breve riassunto tratto dall’articolo “Complimenti che gaffe!”

… “Ogni discorso ha sempre una componente non verbale che di solito predomina sulle parole: fate in modo che la vostra intenzione si rifletta sul vostro corpo” spiega la dottoressa Venturini. “Quello che pensiamo e sentiamo davvero traspare dallo sguardo e dai gesti con il rischio di ottenere una reazione opposta a quella che volevamo suscitare.”

Ascoltare per trovare appigli

“Prima di lanciarsi nella conversazione dobbiamo saperne di più sul interlocutore o calcare palcoscenici neutri. L’errore è farsi prendere dall’ansia arrampicandosi sugli specchi. All’inizio Cercate di dare spazio all’ascolto mantenendo un atteggiamento aperto e curioso. Non martellate l’interlocutore con domande indagatrici ma lasciate che sia lui ad aggiornarvi sulla sua situazione lavorativa e personale. Non fate commenti riguardanti la sfera familiare e sentimentale a meno che non si sia ricreata una certa confidenza e non sia l’altro a mettere questi temi in primo piano.”

La giusta distanza

“È importante che vi esprimiate tenendo sempre conto della reale conoscenza che avete dell’altra persona”, spiega la dottoressa Venturini. “Cercate di adottare la distanza fisica che faccia sentire a proprio agio voi e l’altro senza invadere la sfera intima.” I rischi della rimpatriata

Facciamo attenzione, ascoltiamo

Vietato dire “ti trovo ringiovanita!”: l’aspetto fisico rimanda direttamente all’identità di una persona. Con le migliori intenzioni andiamo a toccare una sfera delicata mettendo in difficoltà l’interlocutore. Per la stessa ragione evitate il complimento “ti trovo più serena!”. Meglio un generico” ci sono novità rispetto all’ultima volta!” e calibrate i complimenti sulla confidenza che l’altro vi concede.

Reagire a una brutta figura

“Il complimento diventa gaffe quando parliamo di una cosa che non conosciamo e ci spingiamo oltre. La gaffe non va ignorata, meglio chiedere scusa ma non fare finta di nulla perché l’argomento rischia di rimanere in sospeso rovinando l’atmosfera dell’incontro. Alle scuse facciamo seguire un genuino interesse e usiamo Se serve anche un buon pizzico di autoironia”, conclude la psicoterapeuta.  

 

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